Vivere non è un gioco da ragazzi è la fiction Rai realizzata dal produttore di Mare Fuori che porta sullo schermo le difficoltà nel costruire un rapporto tra genitori e figli. Il protagonista di questa storia è Lele, uno studente di liceo che, per far colpo su una ragazza in discoteca, prende una pasticca: ma quello che sembrava un gesto come un altro, diventa l’inizio del suo calvario.
Fuga, colpa, responsabilità, segreti: sono questi i temi più importanti di questa nuova serie TV di formazione dedicata al mondo dei giovani tratta dal romanzo Il giro della verità di Fabio Bonifacci, che vede come protagonista attori emergenti come Riccardo De Rinaldis al fianco di interpreti di successo, come Claudio Bisio e Nicole Grimaudo.
Ma di cosa parla, più nel dettaglio Vivere non è un gioco da ragazzi? Quante puntate sono e quando esce in TV? Dove vedere in streaming gli episodi di Vivere non è un gioco da ragazzi? Scopriamolo insieme, in questo articolo di approfondimento.
Indice
Vivere non è un gioco da ragazzi: trama
La trama della fiction Vivere non è un gioco da ragazzi racconta la storia di Lele, un ragazzo di umili origini che frequenta il liceo con i figli dell’élite bolognese. Lele è innamorato di Serena, una ragazza bellissima, intelligente e perfetta reginetta della scuola. Una sera, invitato in discoteca da Serena e dal suo gruppo di amici, Lele decide di prendere una pasticca di MDMA per fare colpo su di lei. Ma, quello che sembrava un gioco, si trasforma in un calvario che stravolge la sua vita.
La droga lo risucchia nel mondo delle discoteche, facendolo diventare un rivenditore. Lele ha bisogno di denaro per continuare a frequentare Serena, così si ritrova a comprare le pasticche nel suo quartiere e a rivenderle in discoteca al doppio del prezzo. Un giorno, vende una pasticca al suo amico Mirco, che viene trovato morto il giorno dopo a causa della droga. Così, Lele si trova ben presto corroso dai sensi di colpa perché crede di essere l’assassino di Mirco.
La sua vita diventa un inferno: i sensi di colpa lo tormentano, distruggendo il rapporto con il suo migliore amico, Pigi, e con Serena. Anche il resto del gruppo vive una crisi profonda legata a un patto di omertà volto a custodire il segreto sull’uso di droghe. Tutti i personaggi, infatti, sono costretti a fare i conti con la verità e con i propri fantasmi interiori.
Dopo molte vicissitudini, dolori e scoperte, Lele decide di liberarsi dal peso delle menzogne e dal senso di colpa: decide di confessare tutto al padre e poi al poliziotto Saguatti. La sua confessione scatena una sorta di “epidemia di verità” che porta tutti i personaggi a fare i conti con i propri segreti.
Perché vedere Vivere non è un gioco da ragazzi, quindi? Grazie alle note di regia e di sceneggiatura del comunicato stampa ufficiale, possiamo capire che l’intento sia quello di analizzare il rapporto tra adolescenti e genitori: senza colpevolizzare i primi, ma piuttosto cercare di ricostruire il tessuto familiare, spiegando agli adulti di abbandonare i sensi di colpa imposti dalla società.
La serie TV esplora, inoltre, il tema della responsabilità e la scelta tra affrontare le conseguenze delle proprie azioni o tentare di nasconderle. La serie coinvolge anche i genitori dei protagonisti, che mostrano fragilità simili ai loro figli.
Il messaggio è, quindi, incentrato sull’affrontare la verità delle proprie azioni e delle proprie emozioni: nascondere la verità può distruggere la nostra vita e quella delle persone che ci stanno intorno e la chiave per crescere è quella di superare le nostre difficoltà.
Vivere non è un gioco da ragazzi: personaggi e cast
Il protagonista di Vivere non è un gioco da ragazzi è Lele (Riccardo De Rinaldis Santorelli), un giovane dalle umili origini, è uno studente sportivo ma un po’ goffo dall’adolescenza. Innamorato dell’irraggiungibile Serena, si butta nelle cose senza pensarci troppo alle conseguenze. Serena (Matilde Benedusi) bellissima, simpatica, intelligente ed empatica, sembra essere la ragazza perfetta, ma nasconde un male oscuro che solo lei conosce.
Mirco (Tommaso Donadoni) è l’inquieto della compagnia, che alterna momenti di grande vitalità a momenti di cupa malinconia. Sfugge alle sue fragilità tramite la trasgressione, forse senza neanche rendersene conto.
Ruggine (Simone Baldasseroni) è il trapper della scuola, il rivale di Lele in amore. Cerca di interpretare il ruolo del cattivo, ma forse è solo un ruolo che vuole recitare. Tuttavia, scoprirà presto che esiste qualcuno ancora più malvagio di lui.
Pigi (Pietro De Nova) è l’amico fedele di Lele. Sebbene poco popolare e considerato un secchione, Pigi dimostrerà di avere un forte carattere e umanità quando sarà costretto ad affrontare delle dure prove, anche in famiglia.
Spinoza (Luca Geminiani), il comico della classe, scherza su tutto e cerca di evitare i discorsi pesanti. Tuttavia, le sue risate nascondono paure che lo tormentano come macigni.
Patti (Alessia Cosmo) è l’amica del cuore di Serena. Insicura, cerca di conquistare l’approvazione degli altri per sentirsi valorizzata. Tuttavia, alla fine scoprirà che esistono molte strade diverse per trovare la felicità e l’autostima.
La banda dei cattivi è composta dai delinquenti del quartiere, che stringono Lele tra due fuochi insieme al poliziotto Saguatti: Caminito (Francesco Mastrorilli) è il loro capo, uno che ha studiato i Samurai e ha fatto il master in galera; quando serve, sa essere spietato e violento; Spazzola (Samuele Brighi) è il braccio armato, che adora far male e aspetta solo l’ordine di agire. Infine, Pizzi (Francesco Morelli) che era alle medie con Lele e che un tempo è stato salvato da lui dai bulli, forse sta dalla sua parte o forse no.
Saguatti (Claudio Bisio) è il personaggio che fa traballare la storia. È un poliziotto di origini umili e popolari, con metodi poco ortodossi e un obiettivo poco chiaro. Si presenta come il nemico di Lele, pronto a incastrarlo in qualsiasi modo possibile. Tuttavia, nel corso della vicenda, rivelerà aspetti imprevedibili della sua personalità e ferite non molto diverse da quelle che sta investigando. Il suo braccio destro, Paternò (Antonio Perna), è una persona di grande umanità ma non sempre pronta ad agire.
Anna (Nicole Grimaudo) e Marco (Stefano Fresi) sono i genitori di Lele. Vivono in una famiglia di periferia e lottano per arrivare a fine mese: Marco è un idraulico che ha perso un anno di lavoro, il che ha sconvolto i conti di casa e Anna, una volta una stella del quartiere, lavora come barista e ama leggere. È più sofisticata del marito ma viene ricattata e si troverà ad affrontare una difficile scelta. La vicenda del figlio Lele porterà alla luce le contraddizioni della coppia. Inoltre, nella famiglia ci sono anche Linda (Ginevra Culini), la loro figlia minore, che soffre a causa dei conflitti.
Sonia (Lucia Mascino) è la madre di Serena ed è una donna di successo: imprenditrice e candidata sindaca, ha sempre lottato per la parità di genere. Tuttavia, mentre si candida per guidare una città, scopre di non sapere cosa accade nella stanza e nel cuore di sua figlia.
Claudio (Fausto Maria Sciarappa) è il padre di Serena, se ne è andato quando era ancora piccola e ha commesso molti errori. Per la figlia, è la causa di tutti i suoi problemi e l’ex moglie non vuole vederlo. Tuttavia, anche gli uomini sbagliati amano i loro figli.
Angela (Fabrizia Sacchi) è la madre di Mirco, una donna sola che deve affrontare un terribile dramma. Tuttavia, nonostante il dolore estremo, riesce a mantenere la propria dignità e in qualche modo, faticosamente, persino a crescere.
Renzo (Jerry Mastrodomenico) è il padre di Pigi, un avvocato prestigioso con un grande senso di morale. È un mito per il figlio ma si sgretolerà in modo sgradevole nel corso della storia.
Renata (Carlotta Miti) è la madre di Pigi. Sul lavoro è una chirurga infallibile ma a casa ha ignorato troppo a lungo ciò che accadeva intorno a lei. Tuttavia, saprà aiutare il figlio a superare lo shock.
Madre Patti (Francesca Castaldi) ha avuto figli quando non era pronta e ha commesso molti errori. È difficile dover affrontare le conseguenze insieme a una figlia che glieli rinfaccia con la spietatezza della giovinezza.
Infine, Magnani (Stefano Pesce) è un costruttore edile dall’aspetto elegante che ha commesso una truffa nei confronti del padre di Lele fingendosi fallito, ma la sua brama di potere sulla famiglia non si ferma qui. La sua presenza minacciosa rappresenta una costante fonte di tensione e insicurezza per tutti i personaggi, che devono fare i conti con la sua malvagità e determinazione a ottenere ciò che vuole.
Per ultimo, la Prof Palmieri (Anna Redi) è l’incarnazione del sogno di ogni studente: una insegnante di italiano che ha letto tutti i libri e sa come parlare ai suoi studenti, entrando nella loro vita e nei loro pensieri.
Vivere non è un gioco da ragazzi: quando esce
Vivere non è un gioco da ragazzi è composta da 6 puntate: dal 15 maggio 2023 va in onda in prima serata, alle 21.15, su Rai 1, divisa in 3 serate e, quindi, 2 episodi vengono trasmessi ogni lunedì.
Dal 12 maggio 2023 tutti gli episodi sono già disponibili in anteprima su RaiPlay, dove si possono vedere in streaming gratuitamente.
Vivere non è un gioco da ragazzi: trailer
Fuga, colpa, responsabilità, segreti: Vivere non è un gioco da ragazzi è la fiction Rai che porta sullo schermo le difficoltà nel costruire un rapporto tra genitori e figli. Guarda il trailer tramite il video qui di seguito allegato.
Vivere non è un gioco da ragazzi RaiPlay: streaming
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In qualsiasi momento, quindi, puoi collegarti al sito Web ufficiale di RaiPlay e, previa registrazione gratuita, guardare le puntate della fiction Rai 1.
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