Gli anime e l’ambito dell’animazione giapponese sono un oceano molto più vasto di quello che da fuori può sembrare: anche una navigatrice esperta come la sottoscritta, può ritrovarsi in acque non completamente esplorate.
Proprio per questo motivo, quando viene l’idea per un articolo e pensi di volerne sapere di più, chiedi consiglio a chi vi naviga da più tempo. Grazie a questa accennata collaborazione e alla visione di alcuni anime consigliati da alcuni miei amici, nasce questo articolo: uno scritto che cerca di trattare anime meno conosciuti che possano offrire diversi spunti di riflessione: il tema è la crescita personale, argomento a me molto caro. Questo stesso blog, Silmarien.it, è di fatto il frutto di una crescita personale che mi ha permesso di capire quelle che sono le mie vere passioni: il cinema, le serie TV e la scrittura.
Il mondo dell’animazione giapponese dopo il 2000 ha dilagato in maniera esponenziale, superando mari e monti e arrivando in Occidente riuscendo a coinvolgere un numero indefinibile di persone. Uno tra gli eroi che ha contribuito a un simile sviluppo è il Maestro Miyazaki e il suo Studio Ghibli.
Devo molto all’animazione di Miyazaki: grazie ai suoi film mi sono avvicinata parecchio alla cultura giapponese e tra i primi film d’animazione che ho visto vi sono Nausicaa della valle del Vento, la Città Incantata e la Principessa Mononoke. Di recente però, proprio grazie ai consigli di alcuni amici, mi sono voluta addentrare maggiormente nel mondo di storie made in Japan. Come anticipato, gli anime di cui ti parlerò trattano il tema della crescita personale, ma sono soltanto alcuni di quelli che ho avuto modo di visionare.
Indice
3 anime che potresti non conoscere – Mysterious Girlfriend X (Nazo no kanojo X)
In Oriente conosciuto col nome di Nazo no Kanojo X, Mysterious Girlfriend X è un’opera prima di tutto fumettistica, poi trasportata in forma animata dalla Hood Entertainment. Si tratta di un Seinen (opera che presenta un target di pubblico maschile che va dalla maggiore età in su) dai toni rosa.
Mysterious Girlfriend X è un seinen dalla trama inusuale che racconta l’evolversi della storia d’amore che si sviluppa tra Akira Tsubaki, studente di una scuola media superiore a Tokyo, e la sua compagna di classe Mikoto Urabe, ragazza introversa e misteriosa. I due stabiliscono un insolito legame, dal momento in cui la ragazza comunica le proprie sensazioni o stati d’animo soltanto per mezzo della saliva.
Si tratta chiaramente di un’espediente narrativo e la sua singolarità può suscitare sicuramente sentimenti contrastanti; ciò che conta di più è il fatto che Mysterious Girlfriend X non è un seinen con contenuti ecchi (termine giapponese utilizzato per indicare allusioni sessuali) fini a se stessi o fini al fan service. L’opera è in realtà una riflessione sui primissimi amori adolescenziali visti dal punto di vista di due ragazzi delle scuole medie giapponesi, alle prime armi con i “problemi” legati alla sfera emotiva e sentimentale.
Da una parte troviamo infatti un protagonista maschile che cerca di capire come approcciarsi alla propria ragazza senza sovrastarla, nonostante la gelosia e le insicurezze tipiche di una coppia come tante alla loro prima relazione in assoluto. Dall’altra troviamo una ragazza misteriosa che nasconde la sua timidezza dietro una forma di comunicazione non verbale (la saliva), cercando quindi una scorciatoia più rapida che le permetta di superare l’imbarazzo dovuto ai propri sentimenti.
Mysterious Girlfriend X offre quindi un punto di vista interessante sul rapporto di coppia tra due ragazzi alla loro prima esperienza, mostrando l’evoluzione di una storia d’amore atipica tra due adolescenti che cercano di comprendersi l’uno con l’altro.
Ciò che più ho apprezzato in Mysterious Girlfriend X è stato l’alone di mistero che aleggia sulla protagonista femminile. Finita la visione dell’anime ho voluto leggere il manga per saperne di più, notando però qualche sottile differenza tra i due. Mi ha inoltre deluso il calo graduale della qualità dei disegni, oltre che il finale a mio avviso prematuro per la serie. L’epilogo di Mysterious Girlfriend X è risultato in fin dei conti piacevole anche se a mio avviso un po’ troppo affrettato.
3 anime che potresti non conoscere – Fate/Zero
Fate/Zero è una serie di light novel di Gen Urobuchi, illustrata da Takashi Takeuchi, ed è un prequel della visual novel Fate/Stay Night della casa di produzione Type-Moon. In questa serie vengono narrati gli avvenimenti accaduti durante la Quarta Guerra per il Sacro Graal nella città di Fuyuki. Si tratta di una guerra in cui, sette maghi chiamati Master, sono accompagnati da sette Spiriti di Eroi passati: i Servant.
Lo scopo dei maghi è quello di contendersi il Sacro Graal, reliquia che si dice possa esaudire qualunque desiderio del vincitore. Fra le grandi famiglie di maghi a contendersi il Sacro Graal vi sono anche gli Einzbern, una grande famiglia di alchimisti che dopo una serie di tentativi falliti al fine di vincere la Guerra e ottenere il Sacro Graal, decidono quindi di arruolare Kiritsugu Emiya, mercenario oltre che noto uccisore di maghi.
Se Fate/Zero è un prequel, perché non hai iniziato da Fate/Stay Night? Ti chiederai. Te lo spiego subito. Ciò che è molto interessante in Fate/Zero, è l’analisi delle vicende di persone adulte alle prese con una crescita personale. In particolar modo, ciò che mi ha colpita è la storia di Kiritsugu Emiya.
Prima di diventare un uccisore di maghi, Kiritsugu Emiya sognava a diventare un eroe in grado di salvare le persone, ma si ritrova costretto ad abbandonare i suoi ideali utopici, resosi conto che per salvare una vita, è necessario sacrificarne un’altra.
In quest’opera è quindi molto interessante notare la crescita personale di Kiritsugu Emiya e la trasformazione dei suoi iniziali sogni di gioventù. Kiritsugu Emiya è inoltre una mente fredda, un calcolatore e osservatore attento che non esita a sporcarsi le mani in modo disonorevole, unicamente per raggiungere il proprio obiettivo. Compreso però che suo iniziale ideale è anche la più grande minaccia alla stessa pace che tanto desidera e sconvolto dalla realtà dei fatti, Kiritsugu capirà che le proprie ambizioni utopistiche avrebbero portato a conseguenze devastanti.
3 anime che potresti non conoscere – Kekkaishi
Kekkaishi è un manga shōnen creato da Yellow Tanabe, che è stato pubblicato settimanalmente sulla rivista Weekly Shōnen Sunday dal 2004 fino al 2011 ed è giunto in Italia soltanto nel 2006 grazie a Panini Comics, che lo ha pubblicato nella collana Planet Manga.
Dal manga è stato poi tratto l’anime anche se, per capire al meglio quest’opera è stato necessario leggere il manga: la serie animata non copre tutti gli eventi raccontati nel fumetto, lasciando molte cose in sospeso.
Ciò che mi ha colpito di Kekkaishi riguarda la storia del protagonista Yoshimori Sumimura. Nato da una famiglia che si tramanda l’arte del Kekkai (Barriera), Yoshimori Sumimura vive la sua vista apparentemente come un normale ragazzo. Il segreto della sua famiglia è però al sicuro da occhi indiscreti: da ventuno generazioni la famiglia Sumimura si esercita di notte nell’arte del Kekkai, cacciando demoni e creando barriere atte a sterminare gli avversari catturati.
Forte di questo enorme potere, Yoshimori Sumimura è destinato a diventare a tutti gli effetti un Kekkaishi (Maestro della barriera) oltre che il nuovo capofamiglia. Un ruolo che Yoshimori Sumimura preferirebbe evitare a tutti i costi: il suo sogno è quello di diventare un pasticciere. Un evento improvviso, oltre che l’amore per una ragazza appartenente alla famiglia rivale e collega nell’arte del Kekkaishi dei Yukimura, lo costringerà però a rivedere quelle che sono le sue priorità nella vita.
A differenza di Mysterious Girlfriend, dove la crescita personale era solo mentale, anche se anch’essa dettata da uno stimolo di tipo amoroso, in Kekkaishi la crescita del personaggio avviene sia a livello fisico che mentale. Yoshimori Sumimura, per amore della ragazza, accantonerà in parte la sua ambizione di diventare un pasticciere, si allenerà con le strategie di combattimento per migliorare le sue abilità di Kekkaishi, imparando come negli scontri sia necessario bilanciare l’impulsività e razionalità.
Inoltre è da tenere in considerazione come Kekkaishi sia un anime abbastanza inusuale per essere di genere shōnen. Generalmente questa categoria, indirizzata ad un pubblico adolescenziale maschile, si focalizza sull’azione, presentando una storia basata su prove e duelli che mettono sempre a dura prova i protagonisti. Kekkaishi però, sceglie di differenziarsi, mostrando un’evoluzione del personaggio principale attraverso il potenziamento di alcune delle abilità preesistenti, anziché mostrare una crescita personale basata soltanto sull’acquisizione di nuovi poteri completamente diversi.
PS: Se ti è piaciuto questo mio articolo su 3 anime che potresti non conoscere, non ti chiedo nulla in cambio se non di rimanere in contatto. Non dimenticare di mettere Mi piace alla mia Pagina Facebook o di seguirmi su Twitter. Ci tengo!
In qualità di affiliato Amazon, ricevo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul sito Web.