Ho visto in anteprima tutte le puntate che compongo Suburra 3, ossia la terza stagione di questa serie TV di genere thriller e gangster in arrivo su Netflix il 30 ottobre 2020. Dopo un’attenta visione, sono pronta a parlarne con una recensione rigorosamente senza spoiler: sarebbe un peccato rovinarti la visione del finale di questa serie televisiva con protagonista Alessandro Borghi.
Pertanto, in questo mio articolo ti parlerò di tutto ciò che devi aspettarti dall’ultima stagione di questa serie televisiva le cui vicende rappresentano una sorta di prequel all’omonimo film Suburra del 2015. Nei prossimi capitoli, inoltre, ti fornirò anche alcune informazioni sul cast e sulle stagioni da cui questa serie TV è composta. Nel capitolo dedicato alla recensione, invece, troverai un racconto di quelle che sono emozioni che la visione mi ha suscitato, ma anche l’analisi delle principali tematiche che vengono trattate. Leggendo questo articolo, quindi, potrai farti un’idea iniziale (rigorosamente senza spoiler) sugli episodi finali di questa serie televisiva.
Fatte queste premesse iniziali, immagino che sarai impaziente di scoprire tutte le anticipazioni su Suburra 3, vero? In tal caso ti invito a metterti seduto bello comodo e prenditi giusto qualche minuto di tempo libero, per leggere con calma questa mia recensione in anteprima. Prima di iniziare, però, ricorda di attivare le notifiche tramite l’avviso che ti viene mostrato nel browser. Inoltre, seguimi sui social network (mi trovi su Facebook, Twitter e Instagram), per restare sempre aggiornato sui contenuti che pubblico. Arrivati a questo punto, ti auguro una buona lettura e, soprattutto, una buona visione!
Indice
Suburra La serie: trama, cast, streaming
Prima di raccontarti cosa devi aspettarti da Suburra 3, la terza e ultima stagione di Suburra, voglio darti giusto qualche informazione su questa serie TV, in modo da raccontarti di cosa parla e perché vederla.
La trama di Suburra: La serie si ispira allo scandalo di Mafia Capitale, cioè a una denuncia realmente perpetuata nei confronti di diverse società e aziende con a capo figure criminali che, per diversi anni, sono state accusate di collusione con la mafia.
Le vicende raccontate vedono come protagonisti Aureliano Adami e Alberto Anacleti, i due figli di importanti clan della criminalità organizzata che si contenderanno il potere e il “trono” come nuovi Re di Roma.
La loro storia di rivalità, ma anche di profonda amicizia ha inizio a Ostia quando, in occasione dell’assegnazione di appalti per la costruzione di un porto turistico, diversi personaggi politici, ma anche criminali, poliziotti e persone comuni, si troveranno coinvolti negli affari malavitosi della “città eterna”.
Per saperne di più su questa serie televisiva, ti consiglio di leggere il mio articolo di approfondimento in cui potrai anche trovare ulteriori informazioni sul cast completo e sulle stagioni di questa serie televisiva.
Suburra 3: recensione in anteprima (No spoiler)
Aureliano Adami e Alberto Anacleti sono i figli dei più importanti boss della criminalità organizzata di Roma ma, anche se non sono due innamorati, il loro rapporto si può paragonare a quello tra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti. I loro destini, infatti, sono strettamente e tragicamente legati, anche se appartengano a due fazioni opposte.
A fare da sfondo a questa storia drammatica, al posto di Verona, vi è Roma, la “Città Eterna” dove, anche in questo caso, scoppiano frequentemente delle risse. Non si tratta, però, di scaramucce ma, spesse volte, di veri e propri scontri a fuoco, per la conquista di territori oppure per il predominio su alcuni affari malavitosi.
Altre volte, invece, accade che gli scontri diventano verbali, con minacce e ricatti, come per esempio per la conquista di appalti. In questo caso, però, non sempre sono i criminali della peggior specie a lottare come cani rabbiosi per contendersi l’ultimo osso rimasto: nell’ombra tramano anche i politici e persino alcuni esponenti religiosi.
È questo il contesto generale di Suburra – La serie, serie televisiva di genere gangster e drammatico, che conclude il suo arco narrativo con la terza stagione, in arrivo in streaming su Netflix il 30 ottobre 2020.
Tra intrighi e colpi di scena, flashback e flashforward, gli spettatori di Suburra – La serie sono sempre stati abituati a ritmi incalzanti e, soprattutto, a non sapere fino all’ultimo come andranno a finire le vicende, dato che, sebbene la serie televisiva sia il prequel del film omonimo del 2015, la storia sceglie, fin dai primi episodi della terza stagione, ma anche con il suo episodio finale, di compiere un brusco discostamento dalla pellicola di Stefano Sollima.
È questo uno dei primi motivi per cui, al di là dell’interesse che si possa riscontrare per la coinvolgente storia di evoluzione del rapporto tra Spadino e Aureliano, ritengo che questa terza e ultima stagione abbia compiuto un clamoroso passo falso.
La serie televisiva, infatti, è stata sempre descritta da Netflix come il prequel del film Suburra e, il suo scegliere di allontanarsi dalla pellicola non gioca a suo favore, per va delle incongruenze narrative che ne derivano. Suburra – La serie risulta, quindi, una serie televisiva ambientata nello stesso universo narrativo, che però non è più collegata al flm, dato che sceglie di prendere strade alternative, nel raccontare il background dei personaggi di Aureliano Adami e di Alberto Anacleti.
Inoltre, dalla visione degli episodi proposti, si può comunque recriminare, a livello narrativo, un generale senso di stanchezza. I colpi di scena, infatti, raggiungono livelli di prevedibilità che mai ci si sarebbe aspettati da questa serie televisiva: persino la morte di un noto personaggio e il doppio/triplo gioco compiuto da un altro risultano essere degli svolgimenti narrativi un po’ scontati, specialmente dopo già due stagioni.
Inoltre, considerando che la serie televisiva aveva sempre abituato gli spettatori a un ritmo adrenalinico e particolarmente incalzante, gli intrighi di questa terza stagione, i quali sono principalmente relativi alla possibilità di approfittare finanziariamente del Giubileo del Vaticano, fanno percepire un rallentamento del ritmo, quasi come se la terza stagione fosse una storia di transizione, in vista di un’epica stagione finale (non prevista) ricca di azione e, soprattutto, di imprevedibili colpi di scena.
Fortunatamente, non tutto è deludente e sotto le aspettative. Le scene che vedono come protagonisti Aureliano e Spadino sono quelle maggiormente interessanti, ma anche le due co-protagoniste femminili, Angelica e Nadia, hanno un fortissimo impatto sullo schermo, oltre che sulla storia. Un plauso, invece, che rimane sempre costante nel tempo, è sicuramente da attribuire alla colonna sonora, i cui pezzi rap risultano essere un perfetto contorno alle vicende narrate.
Grande assente è, invece, il personaggio di Sara Monaschi che, in questa stagione, viene messo da parte, in qualità di “villain”, da Amedeo Cinaglia. Se però il personaggio di questo politico corrotto aveva dato il meglio di sé nella seconda stagione, nella terza è uno tra i maggiori a risentire della stanchezza della serie televisiva, assieme al personaggio di Samurai e a quello di Manfredi Anacleti, che sembrano aver perso il loro mordente.
In attesa dell’uscita ufficiale di Suburra 3, in modo che tutti possano vedere come finisce Suburra – La serie, ciò che ci si può aspettare da questa terza stagione è una lotta composta perlopiù da minacce e di ricatti, per la conquista dei territori di Roma Nord, che potrebbe accontentare alcuni, ma scontentare altri.
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