Riverdale è una serie TV di genere teen drama basata sui personaggi dei fumetti Archie Comics.
In questo mio articolo troverai innanzitutto alcune informazioni sulla trama e sul cast della serie televisiva. Inoltre, potrai vedere anche il trailer, sapere dove vedere Riverdale in streaming e, in particolar modo, leggere la mia recensione, in un capitolo maggiormente approfondito.
Detto ciò, se adesso sei impaziente di saperne di più, ti invito a prenderti giusto qualche minuto di tempo libero, per leggere tutto ciò che ho preparato per te. Prima di iniziare, però, attiva le notifiche tramite il browser, premendo sul pulsante Consenti nell’avviso che ti viene mostrato. Inoltre, seguimi sui social network (mi trovi su Facebook, Twitter e Instagram), per restare sempre aggiornato sui contenuti che pubblico. Arrivati a questo punto, non mi resta altro che augurarti una buona lettura e, soprattutto, una buona visione!
Indice
Riverdale trama, cast e trailer
La serie TV Riverdale è ambientata nell’omonima cittadina immaginaria e vede come protagonista Archie e i suoi amici Betty, Veronica e Jughead. Nonostante l’apparente tranquillità della città in cui vivono, il gruppo di liceali che si trovano inaspettatamente a dover fare i conti con una serie di drammi ed eventi inspiegabili.
Per saperne di più sulla misteriosa storia di questa serie televisiva ti consiglio di leggere il mio articolo in cui te ne parlo più nel dettaglio. Tra gli attori principali della serie TV vi sono gli attori Cole Sprouse e Lili Reinhart. Per l’elenco completo degli interpreti della serie TV fai riferimento all’elenco qui di seguito pubblicato.
- KJ Apa: Archie Andrews
- Lili Reinhart: Betty Cooper
- Camila Mendes: Veronica Lodge
- Cole Sprouse: Jughead Jones
- Madelaine Petsch: Cheryl Blossom
- Marisol Nichols: Hermione Lodge
- Ashleigh Murray: Josie McCoy
- Mädchen Amick: Alice Cooper
- Luke Perry: Fred Andrews
- Casey Cott: Kevin Keller
- Skeet Ulrich: F.P. Jones
- Mark Consuelos: Hiram Lodge
- Charles Melton: Reggie Mantle
- Vanessa Morgan: Toni Topaz
Riverdale streaming
Vuoi sapere dove vedere Riverdale in streaming? In tal caso, sarai felice di sapere che la serie TV potrebbe essere disponibile gratuitamente su alcune piattaforme di streaming in abbonamento, come per esempio Netflix.
A tal proposito, per maggiori informazioni al riguardo, fai riferimento al riquadro che trovi qui di seguito.
Riverdale: recensione
La prima volta che ho sentito parlare di Riverdale è stato questo inverno: era la fine del mese di gennaio e sull’emittente televisiva statunitense The CW era appena andato in onda il primo episodio, preannunciato come un prodotto d’intrattenimento per un pubblico di giovani ragazzi, di cui si sarebbe parlato per lungo tempo.
Considerando che le serie TV solitamente trasmesse su The CW rispecchiano i miei gusti – si tratta perlopiù di prodotti d’intrattenimento di genere drama o teen drama, con supereroi o elementi fantasy – e incuriosita dall’arrivo di Riverdale, ne lessi la trama, per capire se avrebbe potuto attirare la mia attenzione.
La didascalia recitava che “nella fittizia e all’apparenza tranquilla cittadina di Riverdale, un gruppo di liceali rimane sconvolto dalla misteriosa scomparsa di Jason Blossom, adolescente modello e loro compagno di scuola, proveniente da una famiglia altolocata. Nel tentativo di far luce sulla vicenda, i principali protagonisti della storia, Archie Andrews, giocatore di football con la passione per la musica, Betty Cooper, dolce “ragazza della porta accanto”, Jughead Jones, giovane tormentato ed emarginato, Veronica Lodge, rampolla di città trasferitasi in provincia, sveleranno involontariamente gli oscuri segreti della città in cui vivono.”
A primo impatto, la trama di Riverdale non mi suscitò emozioni positive; pensai che non fosse niente di nuovo in quella storia piena di stereotipi. Quali elementi avrebbero potuto far sì che Riverdale si distinguesse dalle altre serie TV? Pensai che era inutile guardarla, ma nei successivi mesi continuai a pensarci. Era stato il poster promozionale ad avermi particolarmente colpito: questo raffigurava i protagonisti della serie seduti in un diner americano. Ciò che aveva catturato la mia attenzione era stato il look retrò del poster e il suo vago richiamo a Twin Peaks. Decisi quindi di vederla, per scoprire di più su questo accennato riferimento.
Netflix sembrò leggermi nel pensiero e, dal mese di luglio, si era aggiudicata i diritti per la pubblicazione della prima stagione di Riverdale. È stato proprio grazie a questa uscita inaspettata che ho “divorato” un episodio dietro l’altro e mi sono resa conto di averla sottovalutata.
Se siete in vacanza e state cercando una serie televisiva non particolarmente impegnativa, non pensate che Riverdale sia l’ennesimo “teen drama” da scartare. Questa serie televisiva potrà anche avere diversi stereotipi e alcune idee ben poco originali, ma sotto la patina delle sue colorate luci al neon c’è di più. Riverdale è basata sui personaggi a fumetti della casa editrice statunitense Archie Comics, i quali vengono pubblicati da oltre 75 anni. La differenza tra la storia originale a fumetti e la serie TV è data principalmente dal fatto che, nella serie a fumetti, viene dato più spazio al triangolo amoroso tra Archie, Veronica e Betty.
La serie televisiva ne riprende le storie e i personaggi principali, ma ribalta completamente le premesse: il triangolo amoroso passa in secondo piano e la storia si concentra sugli avvenimenti misteriosi che avvengono nella città di Riverdale.
Inoltre, stupisce e convince l’approccio moderno dato alla serie con toni cupi, una scelta innovativa per l’emittente The CW che, al contrario, punta solitamente su prodotti di intrattenimento con storie ampiamente condite da amori tormentati.
La serie televisiva, invece, non è affatto una commedia amorosa e i turbamenti adolescenziali sono marginali: il teen drama sfocia spesso nel genere drammatico e, al centro di queste spiacevoli vicende, ci sono anche gli adulti. Genitori assenti, famiglie iperprotettive, adulti che vivono custodendo oscuri segreti e lotte tra clan di criminali, sono alcune delle rappresentazioni delle figure adulte. Certo, si tratta comunque di elementi già visti, ma nel corso della prima e della seconda stagione (attualmente in onda su Premium Stories), Riverdale riesce a essere convincente, anche se si rifà ai classici del genere drama e teen drama, prendendo spunto da altre serie, come Beverly Hills 90210, Dawson’s Creek, Gossip Girl, The O.C. e Pretty Little Liars.
Ritengo che il successo di Riverdale sia dovuto all’elemento “mystery/crime” in grado di tenere incollati allo schermo. Non ci sono puntate vuote e, nel corso delle due stagioni, la trama si infittisce grazie a intrighi e rivelazioni. Erroneamente si potrebbe pensare che Riverdale sia l’erede di Pretty Little Liars ma, al contrario di quest’ultima, i plot twist sono ben inseriti all’interno della trama e non sono mai fini a sé stessi.
Gli altri elementi che mi hanno fatto appassionare sono stati la caratterizzazione dei personaggi e il loro modo di agire. Come vuole il genere teen drama, Archie, Jughed, Betty e Veronica sono parte integrante dello sviluppo della trama e della risoluzione del crimine. Al contrario di altre produzioni simili, i ragazzi si rapportano spesso con i genitori e con la polizia, mettendoli al corrente delle loro volontà di partecipare attivamente alla risoluzione del mistero. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, invece, malgrado gli stereotipi citati, i protagonisti hanno il giusto spazio per crescere e maturare nel corso degli episodi.
Consideratela pure una serie TV da guilty pleasure perché certamente Riverdale non è un capolavoro, ma le giuste scelte a livello di sceneggiatura, di regia e di fotografia (l’estetica al neon è una costante anche in molte pellicole recenti) convincono e tengono alta l’attenzione.
Riverdale è, infatti, una valida alternativa ai soliti teen drama, un valido prodotto d’intrattenimento per ragazzi che ben si adatta al binge watching, grazie allo streaming on demand.
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