Ho visto in anteprima Nine Perfect Strangers, l’attesa serie TV drammatica con protagoniste le attrici Nicole Kidman e Melissa McCarthy, basata sull’omonimo romanzo dell’autrice di Big Little Lies, Liane Moriarty.
Continuando a leggere questo mio articolo, quindi, potrai sapere cosa ne penso della serie TV, sulla base dei 6 episodi (8 in totale) che mi sono forniti alla visione anteprima. Nine Perfect Strangers è disponibile in streaming su Amazon Prime Video dal 20 agosto 2021: le puntate seguono un rilascio settimanale.
Come dici? Non vedi l’ora di saperne di più? In tal caso, si può sapere che cosa stai aspettando? Mettiti seduto bello comodo e prenditi giusto qualche minuto di tempo libero, per leggere questa mia recensione in anteprima. Prima di iniziare, però, ricorda di attivare le notifiche tramite l’avviso che ti viene mostrato nel browser. Inoltre, seguimi sui social network (mi trovi su Facebook, Twitter e Instagram), per restare sempre aggiornato sui contenuti che pubblico. Arrivati a questo punto, ti auguro una buona lettura e, soprattutto, una buona visione!
Indice
Di cosa parla Nine Perfect Strangers?
Prima di parlarti delle mie impressioni relativamente a questa serie televisiva, voglio fornirti qualche informazione, rigorosamente senza spoiler, relativa alla trama.
A tal proposito, infatti, devi sapere che Nine Perfect Strangers è tratta dall’omonimo romanzo di Liane Moriarty, edito in Italia con il titolo di “Nove perfetti sconosciuti”. La storia vede come protagonisti un gruppo di persone sconosciute che si ritrova a dover condividere un soggiorno di 10 giorni in un centro benessere di lusso.
I nove estranei si trovano nella struttura poiché in cerca di un rifugio dall’eccessivo stress quotidiano: nonostante gli ospiti tendano a sminuire i loro problemi non si tratta, tuttavia, di stress dovuti al lavoro o alla vita personale; i nove sconosciuti presentano, in realtà, problematiche di salute mentale ben più rilevanti quali la depressione, il senso di colpa e l’incapacità di superare un lutto.
Arrivati a Tranquillum House con la promessa di una “cura miracolosa” in grado di curare corpo e mente, i nove scopriranno ben presto a loro spese che la loro vacanza non sarà del tutto idilliaca.
Nine Perfect Strangers recensione
Grazie ad Amazon Prime Video, ho visto in anteprima i primi 6 episodi di Nine Perfect Strangers, serie televisiva di genere thriller e drammatica, che racconta di nove adulti iper stressati, alla ricerca di un percorso di auto miglioramento.
A tal proposito devi sapere che la visione della serie TV non ha, purtroppo, completamente soddisfatto le mie aspettative, in quanto ritengo che, seppur la visione sia stata molto coinvolgente, alcuni pilastri fondamentali della narrazione avrebbero dovuto essere meglio bilanciati tra loro.
La storia, come anticipato, segue un gruppo di persone che si trova a dover convivere per 10 giorni in una struttura termale di lusso. La direttrice, Masha, interpretata da Nicole Kidman, è una donna d’affari stacanovista che ha cambiato completamente il suo stile di vita, a seguito di un incidente che l’ha quasi portata alla morte. Masha ha fondato Tranquillum House con l’obiettivo di aiutare in primis sé stessa, e poi anche gli altri, a ritrovare il benessere, rallentando il ritmo.
Masha propone agli ospiti di Tranquillum House un percorso benessere vitto e alloggio, che include sessioni di yoga e di meditazione, ma anche una dieta a base di frullati detox, in un ambiente rilassante in mezzo alla natura nel quale i dispositivi elettronici non sono ammessi.
Nonostante le iniziali reticenze, i nove ospiti inizieranno, con il trascorrere dei giorni, a sentirsi più felici e sani, nel corpo e anche nello spirito. Tuttavia, la situazione inizierà a precipitare, quando la direttrice, Masha, riceverà dei misteriosi messaggi con minacce di morte. La donna si sarà forse spinta un po’ troppo oltre nelle sue ricerche curative? E a quale prezzo gli ospiti del centro benessere si stanno rigenerando?
Nonostante le premesse potrebbero rievocare le atmosfere angoscianti del film “La cura del benessere” di Gore Verbinski, Nine Perfect Strangers non ha nulla a che vedere con la pellicola horror dai riferimenti lovecraftiani e, purtroppo, non ne è nemmeno all’altezza.
La serie TV Amazon, infatti, presenta sì un’iniziale atmosfera d’inquietudine, la quale però viene sempre eccessivamente stemperata dalla drammaticità del vissuto degli ospiti del centro benessere, che si trovano presso la struttura per superare i loro problemi.
Ad ogni modo, il punto di forza di Nine Perfect Strangers sono i “nove perfetti sconosciuti”, i quali però, a mio avviso, avrebbero avuto bisogno di una terapia psicologica per la mente, piuttosto che una cura per il corpo.
Frances, infatti, è una scrittrice di romanzi rosa con una crisi di nervi; Tony, un ex star del football, si è fatto prendere un po’ troppo la mano con l’ossicodone ed è diventato un tossicodipendente; Jessica è un’influencer ossessionata dalla chirurgia plastica con gravi problemi di autostima e suo marito Ben è un uomo troppo materialista; Lars, invece, è un giornalista che è stato lasciato dal compagno, mentre Heather, Napoleon e la loro figlia Zoe sono una famiglia in lutto. Infine, Carmel, è una donna tradita con seri problemi di gestione della rabbia.
Nonostante i personaggi scritti da Liane Moriarty abbiano tutti il giusto spazio sullo schermo, il risultato è comunque imperfetto tanto che, alcuni attori, come Melissa McCarthy, Michael Shannon e Bobby Cannavale, per esempio, hanno una presenza scenica così rilevante da mettere in ombra persino Nicole Kidman.
Sicuramente, un altro tra i pregi di Nine Perfect Strangers è il senso di spaesamento che lo spettatore prova non sapere che cosa accadrà ai nove sconosciuti. Tuttavia, guardando le puntate una dietro l’altra, si resta sempre nell’attesa di un evento chiave, o di un colpo di scena che fatica ad arrivare.
Inoltre, l’ambientazione piuttosto limitata (l’azione si svolge completamente all’interno della struttura termale), penalizza la serie televisiva e la sua mancanza di azione, trasformandola in una sorta di trasposizione di “Dieci piccoli indiani”, ma senza gli omicidi.
Cosa aspettarsi, quindi, da Nine Perfect Strangers? Una serie televisiva drammatica, più che thriller o horror, che indaga sulle promesse dimagranti dei beveroni proteici e sulle “cure miracolose” dei centri benessere, raffigurando l’ossessione della società per una guarigione per gli altri più che per sé stessi, più per il corpo, che per la mente.
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