
Il primo episodio di La regina Carlotta: una storia di Bridgerton, la serie televisiva prequel di Bridgerton, nota anche con il titolo originale, Queen Charlotte: A Bridgerton Story, inizia con una dichiarazione di non responsabilità da parte di Lady Whistledown: quello che state per vedere “non è una lezione di storia”, ma una “finzione ispirata ai fatti”. Un avviso sicuramente fondamentale, dato che si tratta di una serie televisiva; non è un caso, quindi che, al contrario, la docuserie sulla Regina Cleopatra, che riscrive la storia della regina d’Egitto, definendo la sua etnia come afroamericana, sia stata accompagnata da forti polemiche.
Ad ogni modo, la serie TV Queen Charlotte: A Bridgerton Story, disponibile su Netflix dal 4 maggio 2023, racconta la storia d’amore tra la regina Carlotta e il re Giorgio III d’Inghilterra e, nel farlo, si prende chiaramente alcune libertà creative, seppur i personaggi siano ispirati ai reali monarchi britannici realmente esistiti.
La storia, più nello specifico, segue due linee temporali: i primi anni del matrimonio tra Carlotta e Giorgio durante il periodo georgiano (intorno al 1760) e l’epoca Regency (inizio 1800), offrendo due versioni della stessa persona: la dinamica e grandiosa Regina Carlotta (interpretata da Golda Rosheuvel) e la principessa Carlotta (interpretata da India Amarteifio), una giovane donna di diciassette anni, che sta per sposare Giorgio III, il Re d’Inghilterra (interpretato da Corey Mylchreest).
Entrambe le donne si trovano a dover affrontare diverse sfide: la regina, nonostante abbia avuto numerosi eredi, non ha nipoti legittimi che possano garantire la continuità della loro discendenza, mentre la giovane principessa deve adattarsi ad un nuovo Paese, sposare un uomo appena conosciuto e, soprattutto, gestire le tensioni del suo matrimonio interrazziale, nel tentativo di portare integrazione nell’alta società britannica.
Ma se Bridgerton, seppur forte di un cast inclusivo, ha raramente posto le questioni razziali al centro della sua narrazione, la serie TV Queen Charlotte affronta con coraggio e franchezza temi fondamentali come la discriminazione basata sul colore della pelle, la segregazione e l’integrazione. Nonostante questi temi importanti rendano la serie avvincente e profondamente riflessiva, vi è una certa ambiguità tra realtà e finzione. Quindi, in quest’ottica, cosa c’è di vero nella serie TV La regina Carlotta? Vediamolo insieme, in questo articolo di approfondimento.
Indice
La regina Carlotta era davvero nera?
La storia della Regina Carlotta è sicuramente una delle più interessanti tra quelle che riguardano una regina nera che affronta le sfide dell’essere la prima sovrana di colore in Inghilterra. Tuttavia, è ancora oggetto di discussione se la monarca fosse effettivamente di razza mista o no.
Il personaggio di Carlotta, infatti, si basa sulla principessa Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, la cui identità razziale è stata messa in discussione per molti anni. La teoria che Carlotta fosse di razza mista è stata inizialmente avanzata negli anni Quaranta dal giornalista e storico giamaicano-americano J.A. Rogers, che ha notato alcune caratteristiche facciali nei suoi ritratti, come narici larghe e labbra piene, e ha suggerito che la regina potesse avere antenati di colore.
In seguito, nel 1997, lo storico Mario De Valdes y Cocom sostenne che Charlotte fosse nera a causa della sua discendenza diretta da Margarita de Castro y Sousa, un ramo nero della casa reale portoghese. Tuttavia, alcuni storici ritengono che questa discendenza non sia sufficiente per dimostrare che Charlotte fosse di colore.
Inoltre, ci sono state alcune discussioni sulla possibilità che ci sia stata comprensione imprecisa della storia. Ad esempio, l’accademica Ania Loomba ha affermato che la parola “blackamoor” utilizzata nei ritratti dell’epoca di Shakespeare significava “musulmano“, non necessariamente “nero“. Questo indica che i “mori” descritti negli antenati di Carlotta potrebbero essere stati bianchi provenienti dal Nord Africa.
Quindi, in sostanza, nonostante alcune teorie sostengano che la regina Carlotta, moglie di re Giorgio III, fosse di colore, non ci sono prove conclusive che possano determinare il colore della sua pelle. La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che la regina Carlotta fosse di origini tedesche, e non ci sono fonti storiche che la descrivono come di colore.
Il Grande Esperimento è esistito davvero?
Nella serie TV Carlotta è stata rappresentata come la prima regina nera d’Inghilterra che porta a corte una serie di persone di colore, inclusa Lady Agatha Danbury, la quale diventa una delle dame di compagnia della regina.
Nella narrazione televisiva, ciò fa parte del “Grande Esperimento”, un grande esperimento di integrazione razziale che avrebbe dovuto dimostrare il sostegno a Carlotta, rafforzando così il potere della corona nei confronti della corte e dei sudditi. Tuttavia, nella realtà il “Grande Esperimento” non è mai esistito.
Nonostante, in quel periodo, ci fossero molte persone di colore e di razza mista in Inghilterra, la società britannica era fortemente segregata. Anche nell’epoca della Reggenza, l’idea di un “Grande Esperimento” sarebbe stata improbabile: sebbene la schiavitù fosse stata abolita nell’Impero britannico nel 1807, gli schiavi non furono completamente liberati nelle colonie britanniche fino al 1838, con ripercussioni che si sentono ancora oggi.
La rappresentazione del “Grande Esperimento” nella serie è, quindi, una rielaborazione storica, ma in questo caso il messaggio di inclusione che ne deriva è molto importante: mentre il mondo cerca di superare le barriere razziali, la serie offre un’immagine di un’alternativa alla segregazione e una speranza per un futuro più unito.
Giorgio III era pazzo?
Sebbene molti ricordino Giorgio III come il re pazzo che perse le colonie americane, la serie TV presenta una visione più umana e complessa del sovrano, che viene rappresentato come un uomo affettuoso, appassionato di scienza e astrologia, le cui battaglie per la salute mentale hanno segnato profondamente la sua vita.
Tuttavia, nella realtà, la vita di Giorgio III è stata molto più di questo: è stato un marito devoto, un sovrano attento alla cultura e alla scienza, e fu anche responsabile dell’acquisto di Buckingham Palace e dell’apertura di una biblioteca per gli studiosi.
Secondo il sito ufficiale della famiglia reale britannica, Giorgio III ebbe episodi di “malattia” nel 1788-89 e nel 1801, prima di diventare definitivamente “squilibrato” nel 1810. Questo lo rese completamente inadatto a governare nel suo ultimo decennio da re, mentre il figlio maggiore, il futuro Giorgio IV, agì come Principe Reggente.
Anche se negli anni ’60 alcuni storici della medicina ipotizzarono che la sua malattia mentale potesse essere stata causata da un disturbo fisico ereditario chiamato porfiria, altri studiosi hanno sostenuto, più di recente, che il comportamento di Giorgio III è coerente con il disturbo bipolare, che può includere attacchi di mania.
La regina Carlotta e re Giorgio III hanno davvero avuto un matrimonio d’amore?
Nella serie TV, l’incontro tra la principessa tedesca e il re d’Inghilterra si trasforma, tra alti e bassi, in un’appassionata relazione, ma quanto c’è di vero in questa ricostruzione romantica? Nella realtà, la coppia ebbe un matrimonio combinato che si rivelò un successo, non solo per la nascita dei loro numerosi figli, ma anche per la loro lunga durata: Carlotta e Giorgio furono sposati per 57 anni.
Nonostante l’iniziale difficoltà di comunicazione dovuta alla barriera linguistica, la coppia riuscì a costruire una relazione solida e amorevole, resistendo alle sfide imposte dai problemi di salute mentale di Giorgio. Tuttavia, come nella serie televisiva, la loro storia d’amore non fu esente da difficoltà: con l’aggravarsi dei suoi disturbi mentali, Giorgio divenne sempre più instabile e violento, costringendo Carlotta a separarsi da lui, per la propria sicurezza.
In ogni caso, la loro unione fu una prova di lealtà, affetto e dedizione reciproca che durò per tutta la vita.
Quanti figli hanno avuto davvero la Regina Carlotta e Re Giorgio III?
Come descritto nella serie TV, anche nella realtà, la regina Carlotta e re Giorgio III ebbero una prole numerosa: durante il loro matrimonio di sei decenni, la coppia ebbe quindici figli, di cui tredici raggiunsero l’età adulta (i soli Principe Octavius e Principe Alfred morirono in giovane età).
Due dei loro figli salirono al trono inglese: il Principe di Galles, Giorgio (in seguito Re Giorgio IV), e il Principe Guglielmo (in seguito Re Guglielmo IV).
Il desiderio di assicurarsi un erede legittimo affrontato dalla regina Carlotta nella serie televisiva è stato, quindi, anche un problema reale per la vera Carlotta: quando la sua unica nipote ed erede legittima, la Principessa Charlotte, morì di parto, i numerosi figli di Giorgio e Carlotta, noti per aver generato figli illegittimi con le loro amanti, cercarono mogli reali adatte a generare più eredi legittimi.
Tra le ragazze selezionate, ci fu anche Victoria, che divenne poi regina e il secondo monarca più longevo della storia britannica.