Ho visto in anteprima la stagione 1 di Gli Irregolari di Baker Street, una serie TV che vede come protagonisti un gruppo di giovani ragazzi di strada, che svolgono il ruolo di assistenti di Sherlock Holmes e del Dottor Watson. La serie TV Gli Irregolari di Baker Street è disponibile in streaming su Netflix dal 26 marzo 2021: dopo un’attenta visione, sono pronta a parlarne in questa recensione rigorosamente senza spoiler.
Pertanto, in questo mio articolo, ti parlerò di tutto ciò che devi aspettarti da questa serie televisiva, che si rivolge a coloro che amano le storie di genere fantasy/horror, ricche di misteri ma anche di elementi soprannaturali. Nei prossimi capitoli, infatti, ti fornirò alcune anticipazioni sulla trama mentre, leggendo il capitolo dedicato alla recensione, potrai sapere, più nel dettaglio, cosa aspettarti da questa serie TV che reinventa l’universo narrativo nato dalla penna di Arthur Conan Doyle.
Fatte queste premesse iniziali, immagino che sarai impaziente di saperne di più su Gli Irregolari di Baker Street, vero? In tal caso, ti invito a metterti seduto bello comodo e a prenderti giusto qualche minuto di tempo libero, per leggere con calma questa mia recensione in anteprima. Prima di iniziare, però, ricorda di attivare le notifiche, tramite l’avviso che ti viene mostrato nel browser. Inoltre, seguimi sui social network (mi trovi su Facebook, Twitter e Instagram), per restare sempre aggiornato sui contenuti che pubblico. Arrivati a questo punto, ti auguro una buona lettura e, soprattutto, una buona visione!
Indice
Di cosa parla Gli Irregolari di Baker Street
Prima di parlarti delle mie impressioni sulla prima stagione de Gli Irregolari di Baker Street, grazie alla visione delle 8 puntate fornite da Netflix in anteprima, voglio parlati brevemente della trama di questa serie TV, in modo che tu possa capire di cosa parla e quali sono le premesse di questo nuovo prodotto d’intrattenimento.
I protagonisti della serie televisiva sono, infatti, Bea, Jesse, Spike, Leo e Billy, una banda di problematici adolescenti, che vengono coinvolti nella risoluzione di crimini, dovendo indagare per conto del Dottor John Watson e del suo misterioso socio in affari, l’inafferrabile Sherlock Holmes.
A seguito di diversi avvenimenti, però, i ragazzi porteranno alla luce la natura soprannaturale di questi efferati omicidi e, quando un potente potere oscuro si risveglierà, dovranno affrontare diversi pericoli, per salvare il mondo intero dall’apocalisse.
Detto ciò, se desideri saperne di più su questa serie TV, ti invito alla lettura del mio articolo di approfondimento, nel quale puoi trovare anche altre informazioni, come quelle che riguardano il cast, gli episodi e le stagioni.
Fatte queste dovute premesse, passiamo adesso alla mia recensione di Gli Irregolari di Baker Street.
Gli Irregolari di Baker Street: recensione
Grazie a Netflix ho visto in anteprima la prima stagione di Gli Irregolari di Baker Street, per poter realizzare questa recensione in anteprima che ora stai leggendo.
A tal proposito devi sapere che la mia impressione relativamente a questa serie televisiva non è, purtroppo, particolarmente positiva, in quanto la visione non mi ha per nulla soddisfatta e ritengo che, a causa di diversi errori, rappresenti un’occasione sprecata.
Il principale motivo di questa mia critica è, infatti, dato dal fatto che Gli irregolari di Baker Street è un prodotto che spazia in continuazione tra diversi generi troppo diversi tra loro, come per esempio il fantasy, l’avventura, l’horror e il teen drama/teen romance, senza preoccuparsi di concentrarsi su un preciso genere e senza costruire e sviluppare una narrazione fondata su una precisa identità.
Inoltre, tale mescolanza, unita alla presenza di una sceneggiatura dall’approccio narrativo principalmente verticale, causa un forte senso di frustrazione e di dissociazione emotiva, per via della mancanza di approfondimento dei personaggi e della storyline principale, seppur quest’ultima, comunque, non presenti elementi particolarmente innovativi o momenti profondamente riflessivi.
La trama, infatti, ha inizio quando il dottor Watson, in difficoltà durante la risoluzione di un caso, si mette in contatto con un gruppo di ragazzi di strada, assumendoli per indagare su diversi misteriosi crimini accumunati da un’accezione soprannaturale.
Tuttavia, pur non avendo né arte né parte, Bea, Jesse, Spike e Billy (ai quali si aggiunge Leo, un giovane principe annoiato in cerca di avventure, dopo essersi infatuato a prima vista di Bea) riescono a risolvere i casi che gli vengono proposti, trovandosi sempre nel posto giusto al momento giusto, grazie all’aiuto di Jesse, la quale scopre di possedere dei promettenti poteri psichici.
Gli Irregolari di Baker Street è, quindi, una serie TV che non ha nulla a che vedere con i personaggi di Arthur Conan Doyle: pertanto, se vi approccerete alla visione cercando qualche elemento di questo universo narrativo di logica, deduzione e razionalità potreste rimanere delusi: lo stesso investigatore del 221B di Baker Street e il suo collega, infatti, sono due personaggi marginali, seppur siano quelli maggiormente interessanti all’interno della serie televisiva.
La narrazione orizzontale della serie TV, invece, è quella maggiormente interessante, seppur sia stata poco sviluppata: la storia, infatti, si concentra sulle vicissitudini di Bea e Jesse. Le due ragazze sono, infatti, il motore pulsante di una storia il cui filo condutture si interroga sugli eventi traumatici capaci di rendere gli uomini dei mostri.
Andando a fondo con le indagini, inoltre, le due giovani adolescenti, assieme ai loro amici, scopriranno la presenza di un legame più profondo che accomuna questi raccapriccianti omicidi: l’oscurità è giunta a Londra attraverso un varco che collega il mondo degli uomini a quello degli spiriti e spetterà a loro chiuderlo, prima che sia troppo tardi.
Ad ogni modo, lo sviluppo narrativo orizzontale si concentra soltanto nelle ultime puntate e ciò non basta a salvare Gli Irregolari di Baker Street dall’essere categorizzata come una serie TV di genere young adult che nulla toglie e nulla aggiunge al catalogo di Netflix.
Pertanto, quindi, chi divora una serie televisiva dietro l’altra, senza soffermarsi troppo a riflettere sulla visione, potrebbe trovare in Gli Irregolari di Baker Streek un prodotto di puro intrattenimento, seppur questo ripeschi a piene mani da altre serie TV; ma gli amanti di Sherlock Holmes potrebbero rimanere delusi dai cambiamenti introdotti ai personaggi di Sherlock e Watson.
Restano però, alla fine della visione delle speranze: la serie TV è già stata rinnovata per una seconda stagione la quale, si spera, lasci da parte il mostro della settimana per dare maggiore spazio a Sherlock Holmes, a Watson e al gruppo di giovani investigatori del paranormale che prendono, per l’appunto, il nome di “Gli Irregolari di Baker Street“.
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