
La recensione in anteprima di Generazione 56K, serie TV italiana Netflix prodotta da Cattleya in collaborazione con i The Jackal, che racconta la storia di due ragazzi nati negli anni ’90.
Generazione 56K è disponibile in streaming su Netflix dall’1 luglio 2021 e, in occasione dell’uscita, vediamo insieme cosa aspettarsi dalla visione di questa serie TV italiana in cui recitano anche Gianluca Fru e Fabio Balsamo, due membri del gruppo di comici napoletani.
Nei prossimi capitoli di questo mio articolo, quindi, ti parlerò di alcune anticipazioni senza spoiler relative alla trama della serie TV mentre leggendo il capitolo dedicato alla recensione potrai sapere quali sono le mie impressioni a seguito della visione in anteprima.
Indice
Di cosa parla Generazione 56K?

La serie TV Generazione 56K vede come protagonisti Daniel e Matilda, due ragazzi nati negli anni ’90 e la trama mette in parallelo le loro vite nel corso degli anni.
La storia, infatti, alterna due linee temporali: Daniel e Matilda, alla fine degli anni ’90, vanno a scuola insieme e i due sono alle prese con le amicizie e con i primi amori, mentre hanno a che fare con le “sfide” della tecnologia dell’epoca: il walkman, le musicassette, le VHS e i modem 56K.
Al tempo presente, invece, Daniel e Matilda si incontrano per caso e, tra smartphone con Internet e app di dating e di social network, dovranno districarsi tra i sentimenti, tra gli amici di lunga data, e fare i conti con la necessità di trovare la propria strada lavorativa, alla soglia dei 30 anni.
Qui di seguito la sinossi ufficiale della serie TV:
“Italia, fine anni ’90: sulla piccola isola di Procida sbarca finalmente Internet, sconvolgendo per sempre le vite amorose dei piccoli Daniel, Matilda, Luca e Sandro. Vent’anni più tardi sarà sempre Internet a farli riconnettere, dimostrando che, anche in un mondo completamente cambiato, certi sentimenti non cambiano mai.”
Per saperne di più su Generazione 56K leggi il mio articolo di approfondimento dedicato in maniera più specifica alla trama e al cast della serie TV.
Generazione 56K recensione

Grazie a Netflix, ho visto in anteprima Generazione 56K, la prima stagione di questa serie TV Italiana prodotta da Cattleya in collaborazione con il famoso gruppo di comici The Jackal.
A tal proposito devi sapere che le mie impressioni sono favorevoli: la serie TV ha soddisfatto a pieno le mie aspettative, intrattenendomi, facendomi sorridere e portandomi alla memoria con nostalgia i momenti più belli della mia adolescenza.
Come Daniel e Matilda, i protagonisti di Generazione 56K, anche io sono nata negli anni ’90 e, pertanto, ritengo che questa serie TV riesca sapientemente nell’intento di rievocare i bei momenti che molti di noi Millennial hanno trascorso in compagnia degli amici con in sottofondo le canzoni degli 883, mentre assistevamo all’avvento di Internet.
Generazione 56K, infatti, ha lo straordinario pregio di essere una serie televisiva italiana ben equilibrata e quasi del tutto priva di elementi di criticità: la storia che racconta, infatti, è romantica e nostalgica al punto giusto e i salti temporali hanno i giusti spazi all’interno della narrazione.
Il cast, inoltre, è composto da promettenti giovani attori italiani che si distinguono per una recitazione naturale e del tutto priva di forzature e persino la sceneggiatura (elemento solitamente carente nelle produzioni italiane) è degna di nota per il suo realismo.
Cosa aspettarsi, quindi, da Generazione 56K? Una serie TV romantica e nostalgica che saprà conquistare i cuori degli spettatori di Netflix, grazie a una storia che mette in parallelo lo sviluppo di Internet al sorgere dei propri sentimenti e, soprattutto, alla crescita personale.